Nulla precipita, semmai cade. Non tutto va a terra infrangendosi. A volte le tazze si sbeccano a volte rimbalzano. E i bicchieri, lo stesso. La certezza non è data neppure dalla statistica, figurarsi dal timore. Bisogna osservare attentamente le piroette delle cose e se è possibile - solo se lo è - allungare la mano a raccogliere prima che il pavimento dia il responso. Ma nulla sai prima. Nulla. Quel che cade cade. Accade. Quel che si rompe si rompe. Succede. Non sempre i cocci non servono.
Queste immagini - ispirate a una poesia di Valerio Magrelli - sono di Elena Cantaluppi (e vengono da exibart)
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