In questo delirio pallonaro
Rileggo (?) "I palloni del signor Kurtz" da "Euridice aveva un cane" di Michele Mari ed è una perfetta metafora di questi giorni. I bambini giocano in una specie di libro Cuore e i palloni che calciano finiscono nel giardino del signor Kurtz che non li rende neppure sotto preghiere delle suorine ("Signorine"). A scavalcare e a scoprire il mistero ecco emergere lo strano collezionismo del signor K. (mi vengono in mente i racconti di Savinio). UN pallone, un vaso e una data. Anche l'aldiqua degli schermi televisivi di questi giorni ci urge un collezionismo di palloni mandati in tribuna e oltre fino ai nostri tinelli e salotti e cucine e monocamere...e sui vasi dovremmo scrivere i minuti più che i giorni. E allora noi che facciamo? Glieli ridiamo indietro oppure ce li teniamo in ostaggio questi palloni non nostri e non loro?
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