PRINCESS, LOVE ME, ITALIA, GO, ROMA, GIRL. Guardo le magliette. Ammirato, anche un po'. Non riesco ad indossare magliette con scritte. L'unica cosa che ricordo con scritte nella mia vita è un po' passata anche se se la ritrovassi la rimetterei. GOD MADE THE IRISH #1. Era verde smeraldo con un trifoglio bianco. Era la mia felpa preferita dei vent'anni. Esisterà ancora? Nasceva da un negozio dell'usato. Quasi tutto quello che ho comprato a vent'anni era stato di qualcuno prima di me. Il motivo era l'originalità non il feticismo. Anche perché i miei diciotto vent'anni coincidono con una omologazione spaventosa e delle nicchie di gusto. Non stavo nell'una né nelle altre. E allora pescavo in quell'esotismo di camicie psichedeliche o residui anni 50. Chissà se si possono stabilire quote e differenze di gusto in base alla moda. Davanti a me magliette e mani che aprono e chiudono i giornali free press con un ritmo velocissimo. Dieci o venti piegamenti di fogli e le farfalle vengono riposte sul sedile a fianco. Chissà con quali certezze, angoscie, dubbi.
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