Finalmente Amalia Grè
Di Carvelli (del 06/01/2004 @ 09:50:40, in diario, linkato 1450 volte)
Io cammino di notte da sola poi piango poi rido e aspetto l’aurora Ed è una realtà tutta mia e una strana atmosfera pervade la mente di sera Io vivo a volte infelice a volte gaudente talvolta vincente o perdente Ed è una vita d’artista così altalenante ma quello che creo è importante per me Io cammino di notte da sola poi piango, poi rido poi parlo, poi rido poi grido
Finalmente Amalia Grè. Forse anche a nome suo. Finalmente, dopo tante ricerche, dopo tanti ascolti radio. Anche un’intervista in cui sembra una persona normale. Finalmente una persona normale. Una che sa cantare e che ce lo fa notare. Finalmente. Non come altri hanno scritto: troppi gorgheggi, arrangiamenti sbagliati. Sì sì sì. Commenti. Questa è una che è arrivata a 39anni39 al primo CD. Con una voce della Madonna (non la cantante). E’ una che si è fatta un culo (pardon) in giro per il mondo, che ha cantato con gente enorme che sono stati ad ascoltarla, lei, pugliese, in USA. Sì meglio tardi che mai. Ora fatele fare dischi, uno dietro l’altro. Per recuperare il tempo perduto. Ora, se volete, arrangiatela meglio, mettetegli vicino fiordimusicisti. Fate, fate pure. Ma lasciateci gridare soddisfazione davanti a questo CD fatto di Chissà come deve sentirsi questa non più ragazza, sicuramente ancora ragazza, beneficio delle vite dure e lente ("Sogno/ questa storia sembra un sogno/ ho bisogno di asciugare/ gli occhi miei” e “Vedo scorrere le immagini/ del film della mia vita/ ora è fiorita/ E mi accorgo che la vita/ mi ha lodata/ quasi osannata/ le sono grata”). Lei ha una faccia ferina ma pure infantile. Bella. Le musiche sono melodiose, seduttive. La voce dolce onirica, minosa, dicono. Una bellissima versione di “Estate” da Bruno Martino. A parte la nostra apertura “Io cammino di notte da sola” bella “Profondo” (lei quasi sempre musiche e parole, italiane o inglesi): “C’è una cosa che/ non ti ho detto mai/ vivere per te/ quando non ci sei/ Quando tu sei qui/ anche l’ombra tua/ mi assicura che/ niente cambierà/ Nel tuo sguardo/ c’è una profondità/ intensa e irremovibile/ che mi calma l’anima/ Quello sguardo tu/ non lo sporcare mai/ lascialo così/ e non solo per me”. Forse sarà meglio sentirla in concerto (ci proverò). Il librino che accompagna il disco è verde e celeste, prati e cielo, grande senso di libertà con autoritratti pc painting, uno su base letto (Grè by night) che non può non affascinarmi per definizione. Finalmente Amalia Grè.
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