Mammamiamammamiamammamia. Siamo nella metropolitana e penso a chi ci ha calati in questo splendido incubo di differenze. Nessuno con nessuno c'entra. E' un delirio eppure è bello. Metti insieme tutto un quaderno di facce così e avrai la prova provata che Darwin vince sulla CreazioneUniversale un miliardo a mille (più gli indecisi e i non votanti). Ma vi prego di non divulgare. Non fare propaganda. Mi sento meglio? Sto meglio? Vivo meglio? Mammamiamammamiamammamia che domande! Intanto ho dormito in una mansarda piena di giocattoli o nella casa dei nonni o nella vecchia fattoria di campagna della nonna (ma cappuccettorosso non è venuta) e ciò non è detto che sia stato un male. Cosa va bene e cosa va male: andrebbero catalogati per differenze (tipo: se questo non va male allora va bene; tipo: se va bene questo ne discende che vanno male questi e quest'altri). C'è poco da fare: l'idea del catalogo mi seduce. La quantità mi ha sempre suggerito la differenza, la distinzione. Mai l'omologazione, l'indistinzione, l'anonimato. E siamo di nuovo alla metro e a tutto questo quaderno di facce e vestiti e tatuaggi e piercing e cravatte e borselli e pettinature e zaini e lopecie e tinture e voci. Siamo nella metropolitana e sono indeciso se farmi catturare dalla meravigliosa prosa di LUNAR PARK o se dalla poesia delle facce. Cosa ci accomuna? Chissà se ognuno di noi senza saperlo sta facendo una faccia da metropolitana? Ognuno con piccole variazioni personali ha messo su una faccia da tube. Ognuno ha uno sguardo sotterraneo e studiato al serpentone. Non so. Comunque, sempre forza darwin.
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