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Izzo, i generi e le occasioni perdute
Di Carvelli (del 15/11/2006 @ 09:38:20, in diario, linkato 856 volte)

"Cinquanta centimetri vi separavano. Con la mano, allungandola, avresti potuto prenderla per la vita e avvicinarla a te. Lei avrebbe potuto sciogliere la cinta dell'accappatoio e sconvolgerti con la bellezza del suo corpo. Vi sareste presi con violenza. Con insaziabile desiderio. Dopo, ci sarebbe stato un dopo. Trovare le parole. Parole che non esistono. Ma poi, l'avresti persa ugualmente. Per sempre. Perché te n'eri andato. Senza un arrivederci. Senza un bacio. Ancora una volta". Rileggo di nuovo CASINO TOTALE di Jean-Claude Izzo. Con l'emozione di chi scopre che (alle volte è solo un retropensiero), di come un grande libro possa essere (sembrare) un libro di genere. Potrei fare altri nomi, dire di altri grandi autori erroneamente creduti di genere...Rileggere poliziesco o fantascienza alla luce di certa autorità. Autorialità. Ma non lo faccio. Preferisco pensare alle tante occasioni perdute. Ai gesti fatti senza un seguito. Ai gesti mai fatti e che mai faremo o avremmo fatto. E che non facciamo. Ancora una volta.