Indimenticabili The Smiths...dove posso li ho messi tranne qui. Eccoli.
Che dire. Quelli in alto sono due dischi amati e sentiti fino alla consunzione dei solchi. E ora quindi abbandonati alla polvere. Ieri approfittando di Mel in sconto li ho ricomprati in CD. da dove iniziare? da una stanza tutta per sé...dal concerto di fiori attesi nelle tasche (unico romano, unico italiano)? Dalle parole bellissime e dalle prime trasmissioni di passione per i libri? Dai falsetti di Morrissey giornalista musicale e autori sulla redevivicità di James Dean? Dalle schitarrate rickembaker di Johnny Marr? Heaven knows I'm miserable now...ed era una maglietta acquistata fuori dal tendastrisce...consunta pure lei...
Ma che dire Hand in glove... mi calzavano come un guanto e mi sono sempre piaciuti disco dopo disco...Well I wonder...nessuna meraviglia...E' il caso di dire There is a light that never goes out...ma Morrissey non l'ho più sentito poi...un disco e basta...per me tutto finisce lì in quei pochi dischi fatti alla fine per ottemperare un contratto, l'epoca d'oro della mia musica e del mio silenzio solitario.
Sono passati anni e facce da allora ma qualcosa rimane più dentro di prima. Una timidezza forse? ma interiore, che altri forse non vedono...una delicatezza uno stupore infantile e anche un senso di rabbia per un Inghilterra (un'Italia) che mi deve da vivere.
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