Piccoli passetti sul tetto. Un topino? Finisco le ultime bellissime pagine di Franzen (Le correzioni). A letto. Intorno c'è silenzio. Spengo la luce e guardo dalla finestra sul tetto se compare il muso del topino (il gatto è più silenzioso e i cani non salgono sul tetto). Ripenso alla resa dei conti finale del libro. E intanto (ho letto solo una pagina) penso se questo nuovo libro di Irène Némirovsky (Suite francese) mi piacerà. E ripenso a chi me lo ha regalato e me lo ha decantato e me ne ha parlato estasiata (come "uno dei libri più belli che ho letto l'anno scorso"). E penso a cosa si debba fare di fronte ad un libro regalato da un/a caro/a amico/a o di più. Ti piace? Bene, si rafforza il legame. Non ti piace? Pace. Lo interrompi, lo lasci come faresti con qualsiasi libro. Ma è giusto? E' giusto fare così? Un/a amico/a va ascoltato sempre e comunque. Un/a amico/a ti parla attraverso un libro e quindi come lo ascolteresti se ti parlasse di come sta e cosa fa lo dovresti ascoltare quando parla attraverso un libro. O no? Sono domande. Poi credo di essermi addormentato. Credo senza risposte. Oggi ho continuato a leggere e ho ripensato alle domande di stasera. Neanche oggi ho risposte.
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