Credo sia una parola siciliana. Non so di quale dialetto ma l'ho sentita dire a siciliani. Bummalata. Forse viene da boom... Insomma ne deduco trattarsi di una parola onomatopeica. Ma non so. Di certo so come si usa, cosa significa. Dicesi "bummalata" l'evidente enfasi narrativa. In italiano è "spararla grossa", dire qualcosa che è davvero lontano dal reale ma con convinzione impertinente, ottusa. Dire bummalate avrebbe il suo alter in dire... Beh ormai è chiaro. Ora vi dico questo: certe volte quando leggo in un libro di narrativa "servizi segreti deviati" (che forse disegna prospettive non poi così fantasiose, a leggere i giornali). Eppure, quando capita, la prima parola che mi viene in mente è questa: bummalata.
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