Ieri ho visto Mio fratello è figlio unico. Proprio mentre sto rileggendo Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. E mi sembra, come altre volte ho riscontrato, che questo libro sia una sorta di cifra di riferimento di tante cose che avessero a che fare con l'idea della e idee sulla nostra Italia. Come se fosse una sorta di denominatore minimo che serva a leggere altre verità. Verità trasferite nel tempo e nello spazio. E forse tanta simbologia universale (quasi una mitopoiesi) nasce dal pensiero che lo ha generato, dalla distanza (sociale e culturale) che ha partorito questa sorta di storia-riflessione sulle cose nostre. Scrivo tutto questo non pensando meramente al contesto politico. Dico questo perché non è male ritrovare anche a distanza di anni nelle riflessioni la stessa ombra, lo stesso bagliore. Una luce che semplifica, che cerca (almeno cerca) di chiarire il mistero di quello che alle volte risulta essere una specie di semplice ca va sans dire.
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