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Maestri, padrini, amici, fratelli o mondo
Di Carvelli (del 15/05/2007 @ 17:09:19, in diario, linkato 785 volte)
Di tutta la querelle sui maestri (buoni o no), sugli amici (effettivi e no), sui fratelli (di sangue, di latte, di sezione, di parrocchia, carcere o setta), i padri putativi e quelli semiotici me l'ha detta una collega. Che è una collega che pure scrive e che scrive senza preoccuparsi molto (molto meno di me) di queste querelle. E' lei che mi ha detto che la letteratura dovrebbe occuparsi del mondo ma che quando non riesce finisce per occuparsi di se stessa. Scrivo la sua frase dieci volte sul quadernetto. In bella copia. E senza accorgermene la declino. La letteratura che non si occupa del mondo si occupa di se stessa. La letteratura che si occupa di se stessa non si occupa del mondo. Il mondo non si occupa della letteratura che non si occupa del mondo. A furia di scrivere la grafia peggiora. Riscrivo: la letteratura si deve occupare del mondo.