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Editori di provincia
Di Carvelli (del 28/04/2004 @ 08:06:20, in diario, linkato 1021 volte)

Sabato su Lo Specchio bell’articolo di Valentina Pigmei (sul fenomeno degli) sugli editori di provincia. Il bell’articolo si apre con una citazione da Luciano Bianciardi e precisamente da IL LAVORO CULTURALE. Si apre bene per così dire. Poi la rassegna. Meridiano Zero, Fernandel, Pequod, Quodlibet (perché non parlare di una linea adriatica se non addirittura marchigiana!), Giano.

 Tutti esponevano l’idea del Nemo profeta in patria. Noi che adoriamo riverenti questi editori coraggiosi nonché saggi e di sguardi panoramici non riusciamo ad immaginarci una piccola città che non li porti sul palmo della loro mano come se fosse onore la conterraneità. Gli intervistati negano. Peccato. E’ solo che forse la provincia è bella per chi sta in città? Sono belli questi articoli curiosi che girano attorno ai temi belli della letteratura e dell’editoria con leggerezza eppure con impegno. Un buon servizio. Il tema clou è la distribuzione e viene detto tra le righe dell’intervista a Giano. L’ago della bilancia della visibilità e quindi dell’esistenza (come editori) ma siamo già al PIANO B. Il PIANO A è aver idee ma i sopradetti ce le hanno eccome. Prosegue il mio corpo a corpo con al lavatrice (per restare alla letteratura). 1 a 1. Oggi Baggio (un bel titolo no?) e poi KILL BILL2 purtroppo ad ora impossibile affittare il KB1. E allora nel frattempo LA MACCHIA UMANA film non malvagio di tributo al grande ROTH con visione post piscina e condominiale. Oggi anche correzione delle bozze del libro PERDERSI A ROMA con i nodi che vengono al pettine (comunque siamo in fare pettine almeno!). Oggi di nuovo sole. Oggi.