Una persona, il suo vero volto
Ve lo volevo scrivere da un po'. Ci pensavo da un po' a scrivervi in merito a questo e poi ecco che incontro (è già un po') in Englander (Il ministero dei casi speciali) questo riassunto e ve lo propino.
"B'kiso, b'kaso, b'koso" disse Mazursky. "Non ho imparato molte cose dalla scuola ebraica dell'Impulso Generoso., ma questa la trovo ancora convincente. Sono tre i momenti in cui una persona mostra il suo vero volto: quando parla di soldi, quando è arrabbiata e quando è ubriaca." (p.180)
In verità, mi sembra che ci siano altri momenti ancora in cui si rivela il "vero volto" o che "arrabbiata" debba forse tenere in sé un catalogo di sfumature. Alla mia esperienza (piccola) è IL VANTAGGIO che rivela le persone. Ecco io avrei detto così: che di fronte al VANTAGGIO PERSONALE che si rivela il carattere delle persone. Nel bene e nel male. Nella mia breve esperienza gli anni fanno il resto. Anni fa pensavo che il vantaggio fosse una parola più grassa. Anni fa pensavo che è un vantaggio mantenere l'amicizia e di fronte a quello molte cose si ridimensionassero. Con quello si confrontassero. Ma erano anni fa. Era prima. Prima che le persone (e con esse anche io) rivelassimo il nostro vero volto. Vero? Forse è solo che anni fa era più necessario (e urgente e vitale) essere in un (come) gruppo, fare gruppo, essere insieme. Deve essere successo qualcosa, dopo. Dopo IL VANTAGGIO non era "non perdersi, rimanere, essere uniti". Dopo il VANTAGGIO era PERSONALE. Ed è così. Oggi.
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