la vita sognata da me
Eccomi, sono pronta. Anche per questo inizio d’anno ci sono, sono qui con tutta la mia vita. Nessun progetto né obiettivi, zero pianificazioni, niente sogni. In ogni campo. Mentre tutti salutano nuovi propositi, fiduciosi (ma davvero?!) e pieni di ottimismo, ché la speranza, si sa, è l’ultima a morire, io no. Tranquilla, guardo il cielo di stamattina. E mi sembra il cielo che ci deve essere. L’aria pizzica e sa di salsedine e tira dalla sua parte un lembo di ricordi ( io qui con i miei amici, io qui i primi baci, i primi libri amati, i primi dischi, da qui la voglia di fuggire ), mentre passeggio in una città vuota e piena di sole e aspetto che gli altri si siano svegliati, per un caffè assieme e un altro giro di auguri. Ancora qualche giorno, poi in viaggio verso Roma. Ricominciare. Ma senza aspettare sorprese. Perché se un desiderio si muove minuscolo dentro di me, è proprio questo: non incoraggiare sogni di meraviglie, vivere, finché si può, dello stesso battito, dello stesso respiro della vita vera. Non di quella sognata.
Quest'anno invece gli obiettivi ci sono, eccome, e anche i sogni di meraviglie. E se un desiderio si muove magnifico dentro di me, è proprio questo: vivere dello stesso battito, delllo stesso respiro della vita vera. E di quella sognata.