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Non pensiamoci, ombra
Di Carvelli (del 09/04/2008 @ 10:49:33, in diario, linkato 739 volte)

Tutta la vita davanti (ieri): brava la Ragonese e bravo Germano. Spendo ancora due parole per Non pensarci. Avete presente quell'impressione di naturalezza, scioltezza che ti fa dire: questi si sono proprio divertiti sul set! Così deve essere stato. Come se fosse venuto tutto facile. Persino una piccola parte come quella della Murino o di Briguglia o di Abbrescia risultano non camei ma di una dignità tipica dei personaggi secondari che - lo diciamo spesso - ci piacciono quasi quanto o più dei protagonisti, malati come siamo di secondarietà. C'è in tutto il film quel vuoto speciale (carico di premesse conseguenze) che hanno i momenti storti (nel senso di sbilanciati non brutti) dell'esistenza. Quando - linea d'ombra - la giovinezza è andata e la maturità stenta a presentarsi bene, coi suoi indubbi ma indefinibili o definitivi vantaggi. Uno spaccarsi del suolo esistenziale talmente perfetto nella sua assenza d'acqua da meritare nuova secchezza. Accadeva altrettanto ieri, a mille passi cinema-casa, appena spiovuto, con un cetriolo nella tasca 40 centesimi, tutti i negozi chiusi, qualche o nessun pensiero.