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Una piccola sbornia Larkin
Di Carvelli (del 20/05/2008 @ 08:48:14, in diario, linkato 834 volte)

Continua la piccola sbornia Larkin. Ecco due poesie. Una in lingua e una in italiano (non la traduzione della prima).

Philip Larkin

This Be The Verse

They fuck you up, your mum and dad.
They may not mean to, but they do.
They fill you with the faults they had
And add some extra, just for you.

But they were fucked up in their turn
By fools in old-style hats and coats,
Who half the time were soppy-stern
And half at one another's throats.

Man hands on misery to man.
It deepens like a coastal shelf.
Get out as early as you can,
And don't have any kids yourself.
**
Quando mi capita di vedere due ragazzi
e immagino che lui se la scopa e lei
prende la pillola o si mette il diaframma,
so che questo è il paradiso
che ogni vecchio ha sognato per tutta la vita –
legami e convenzioni messi da parte
come una macchina scassata,
e ogni giovane che va giù per lo scivolo
di una felicità senza fine. Mi chiedo
se qualcuno guardandomi quaranta anni fa
ha pensato: Quella sarà la vita;
non più Dio, non più rigirarsi nel letto
per timore dell’inferno e del resto, e non
dovere nascondere quello che pensi del prete.
Lui e la sua banda tutti giù per lo scivolo,
liberi come uccelli. E di colpo
non vengono più parole, ma il pensiero di finestre alte:
il vetro che abbraccia il sole,
e, al di là, l’aria azzurra e profonda,
che non vuole dire nulla, non è di nessun luogo, e non ha fine.