"La pioggia in città, con quel suo invito tanto penetrante a lasciarsi trasportare dal sogno negli anni della prima infanzia, risulta comprensibile solo a chi sia cresciuto in una grande città. La pioggia tiene ovunque più nascosti e rende le giornate non solo grigie, ma uniformi". Traggo questa frase da "I Passages di Parigi" di Walter Benjamin. La frase si addice ai giorni. Di pioggia a Roma. Questi. Le pagine che seguono sono ancora più belle (ma tutto il libro è straordinario, si sa). "Proviamo noia quando non sappiamo cosa stiamo aspettando. Saperlo o credere di saperlo è quasi sempre solo l'espressione della nostra superficialità o della nostra distrazione. La noia è la soglia verso grandi imprese. Ora sarebbe importante sapere: qual è il contrario dialettico della noia?" E ancora, poi: "La noia è sempre il lato esterno dell'accadere inconscio".
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