Erano le 24 ma era anche una serata fresca. Mi sono seduto nel giardino e ho letto. C'era un'aria serena, voci non italiane che viaggiavano basse da marciapiede a marciapiede o da terrazza a terrazza. Le parole, quelle che leggevo, si inanellavano l'una all'altra senza confliggere con le poche fluttuanti nell'aria frizzante della notte. Forse il Porto non era il liquore giusto. Forse era il solo. Eccomi che mi ritrovo a parlare di Halldor Laxness. Di lui leggete in questi siti: www.librarything.it/author/laxnesshalldor wikipedia.sapere.alice.it/wikipedia/wiki/Halldor_Kiljan_Laxness www.iperborea.com/web/autori/laxness.htm www.collettivamente.com/articolo/563574.html
Io vi leggo questa frase: "La nonna aveva l'abitudine di rispondere alla gente con modi di dire e proverbi. Spesso c'era un umorismo benevolo nella sua risposta, ma anche un po' distaccato, in qualche modo; come se stesse parlando da una finestra aperta a qualcuno alle sue spalle; la cantilena monotona con cui si esprimeva aveva una punta di compassione, a volte quasi di rassegnazione, ma mai di amarezza". E sono andato a letto. nella stessa aria fresca del mattino pensando all'Islanda e al concerto purtroppo già esaurito (scoperto ieri mentre andava a vedere i Doctor3 all'Auditorium) dei Sigur Ros. Anzi, a proposito.
POSTILLA IN FORMA DI ANNUNCIO. CERCO BIGLIETTO PER CONCERTO SIGUR ROS AUDITORIUM ROMA
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