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Una poesia (e un libro) di Baldo Meo
Di Carvelli (del 09/10/2008 @ 10:23:56, in diario, linkato 1138 volte)

La poesia è questa

E' un lucido mezzogiorno
che si sdraia sugli aghi del pino.
Non abbiamo piantato niente quest'anno
nel nostro giardino consumato
e in un freddo marzo usciamo poco.
Torniamo a casa per stare al caldo
vicini alle piccole costole di un gatto.

(E' la sezione I di Terapia familiare che apre la bella raccolta di cui mi fa dono l'editore MobyDick)

La raccolta, dunque. La raccolta si intitola Parole su scale (che è il titolo anche del quadro in copertina - sempre dell'autore - e che rimanda alla poesia di uscita) ed è del 2003. Un libro che se può servire questo poco spazio merita davvero una considerazione speciale. L'assenza, la morte alla porta, il tempo dentro cui ci perdiamo e a cui ci ancoriamo per non sparire ("scompaiono veloci come arie/ coloro che ci accompagnano in un soffio").