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Il gatto, lui (da Claudio Magris - Microcosmi)
Di Carvelli (del 29/10/2008 @ 16:04:59, in diario, linkato 1963 volte)

Il gatto non fa nulla, semplicemente è, come un re. Sta
seduto, accovacciato, sdraiato. E’ persuaso,, non attende niente e non dipende
da nessuno, si basta. Il suo tempo è perfetto, si allarga e si stringe come la
sua pupilla, concentrico e centripeto, senza precipitare in alcun affannoso
stillicidio. La sua posizione orizzontale ha una dignità metafisica
generalmente disimparata. Ci si sdraia per riposare, dormire, fare l’amore,
sempre per fare qualcosa e rialzarsi dopo averla fatta. Il gatto sta per stare,
così come ci si stende davanti al mare solo per essere lì, distesi e
abbandonati. E’ un dio dell’ora, indifferente, irraggiungibile.