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Un processo nel tempo del cuore
Di Carvelli (del 18/06/2004 @ 09:30:23, in diario, linkato 1078 volte)

E' con grande piacere che ho scoperto stamane nella prima pagina del dorso del CORRIERE DELLA SERA ROMA un citazione del mio letti in un corsivo di Valerio Magrelli. A perché lo considero uno dei più importanti poeti italiani viventi (vi prego di leggere in Einaudi serie bianca la raccolta almeno di tutte el sue prime raccolte) B perché dal poco che ne so e vedo mi sembra anche una persona di enorme sensibilità e attenzione. Fa riferimento ad un articolo che lessi settimane fa con grande impressione e con unghie mozzicate. C'è un autobus che va dal mare di Roma (Ostia) a Roma fa viaggi notturni con disperati viaggiatori dormienti. E' la loro stanza da letto.

Ieri ho comprato all'usato da Mel a via Nazionale (dove staziona ancora ametà prezzo al copia del mio libro...fate l'affare eh su!!! guardate che i libri usati sono belli...anche se quello non mi sembra molto usato e se è per questo manco letto) Dylan Thomas POESIE nella traduzione di Roberto Sanesi e nell'edizione Guanda fenice. Mi piace e leggo UN PROCESSO NEL TEMPO DEL CUORE. (...muta l'umidità in secchezza....Un tempo nel territorio delle vene/muta la notte in giorno...Un processo nell'occhio premonisce/le ossa della cecità...Un buio nel tempo dell'occhio/ è metà la sua luce...Un tempo nella carne e nell'osso/ è umidità e secchezza).

Ieri sera dopo aver sentito CARLOS FUENTES ci siamo domandati se è giusto che siano gli attori che leggono gli autori. Ce lo siamo chiesti perché pensiamo che sono gli autori che hanno sentito la voce...la voce del libro...sono loro che sanno le ossa, la carne, gli occhi...Ieri Fuentes ha propagato magie e sangue sulla gente dicendo il libro (non interpretandolo) e i libri alla fine vanno detti...ecco perché spesso è meglio che li dicano quelli che c'erano davanti a quell'inchiostro, a quella tastiera con tutta quella carne attorno.