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Ancora una poesia di Simic (dalla stessa recente raccolta)
Di Carvelli (del 11/11/2008 @ 15:06:38, in diario, linkato 814 volte)

Descrizione di una cosa perduta (Charles Simic - Club Midnight - Adelphi)

Non ha mai avuto un nome
e neanche ricordo come l'ho trovata.
Me la portavo in tasca
come un bottone perduto
ma non era un bottone.

Film dell'orrore,
tavole calde aperte tutta la notte,
sale da biliardo
e bar bui
in vie lustre di pioggia.

Viveva un'esistenza silenziosa e discreta,
come un'ombra in un sogno,
un angelo su uno spillo
e poi svanì.
Gli anni passavano con il loro susseguirsi

di stazioni anonime,
finché qualcuno mi ha detto
ci siamo!
E stupidamente
sono sceso su una banchina deserta,
nessuna città in vista.