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Letture
Di Carvelli (del 12/05/2009 @ 09:03:32, in diario, linkato 828 volte)

Ho mancato di menzionare un bel racconto scoperto settimane fa su un numero interessante di Specchio de La Stampa...è un po' che è tornato interessante. Con ampi spazi letterari curati da Cortellessa. Ma torniamo al racconto. E' di Antonio Franchini che già anni fa recensii per i suoi bei libri "sportivo-iniziatici". Il racconto aveva un bel ritmo e una bella corrispondenza fra tempi (quelli del ricordo, quelli interni, quelli de racconto - nel racconto). Al centro c'è il mangiare. Al centro c'è la morte. Al centro c'è la notizia di una morte. La freccia viene scoccata per analogia della vita (e la freccia è la notizia della morte) mentre il protagonista mangia prelibatezze in un villone. Il cellulare è il mezzo di questa dissonanza. Costruito con grande sapienza il racconto alternava piani diversi di presente-passato. Con gusto, sarebbe fa dire se non ci fosse in mezzo tutto quel ben di dio gastronomico.

Mi è capitato tra le mani e ho letto anche il romanzo La persecuzione del rigorista di Luca Ricci

di cui anni fa credo proprio di aver letto delle storie uscite per addictions (esiste ancora?). Giorni fa citavo Casa d'altri la cui ineguagliabile bellezza rimane tra le pagine-maestro di tanta letteratura che fa esplodere tanto con poco. Ci ripenso.

Murakami quasi agli sgoccioli. Ho mancato di ridire di Sillitoe. Migliori sono i racconti successivi al primo che titola il tutto. Cito a memoria e quindi con beneficio d'inesattezze mnemoniche...d'altronde sono sempre io quello che ha perso un buono regalo di ben 50euri...Zio Ernst, Il quadro del peeschereccio, L'insegnante. Mi ha impressionato di meno la title track.

Vorrei dire altre due cose che non sono però letture ma visioni e quindi le rimando al capitolo di competenza. Visti Muriel (Resnais) e Melinda e Melinda (Allen). A presto o meglio a fra un po'.