Delle mie tante fortune, la prima
Senza saperne spiegare bene il perché. Dei miei tanti difetti il numero non preciso. Dice di sé. Che è collerico, invidioso, troppo o troppo poco sensibile. Troppo o troppo poco attento. Che è vendicativo, che è permaloso. Delle mie tante fortune, la prima, dice però, è essere stato molto amato. Senza un perché. Senza davvero motivi. Lo spiega dicendo che ci combiniamo male e male ci conosciamo. Male ci raccontiamo. Dice che spesso un granello di niente fa tutto. Tutto quello che conta in questa vita qui. Senza dire altro. Che vita è? Come è? Chi lo sa. Non sa rispondere. E' un giorno. Uno in cui pensa queste cose e le dice a me.
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