Leggo per lavoro Fisiologia del gusto o Meditazioni di gastronomia trascendente di Jean-Anthelme Brillat-Savarin (Slow Food Editore). Leggo: "La dieta ha un effetto altrettanto importante sul sonno e sui sogni". Penso (ricordo) che stanotte mi sono svegliato incalzando una specie di mousse o un semifreddo a insistenti cucchiaiate. Era morbido ma non troppo, l'esatta mezza consistenza tra mousse e semifreddo. Appunto. Un cucchiaino dopo l'altro in quella morbida dolcezza avorio e verde. Ho pensato: pasticceria - sicilia - mangio piano per finire dopo - che buono (non so se in quest'ordine). E poi mi sono svegliato: seduto sul letto come se avessi ancora in mano il cucchiaino e davanti il dolce. Ci sono rimasto male un po' (anche nel riprendermi dall'assenza incomprensibile del piatto) e mi sono rimproverato di non aver ordinato il dolce la sera prima. Non vivere di rimpianti mai. Me lo dico anche per un dolce.
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