Che da così lontano guardi, vedi le facce strane che faccio, le smorfie, i denti che li stringo. Guarda ora che non hai altre cose da sbrigare, quelle cose lì tipo rassettare (da chi altro sentirò usare un verbo così dispositivo), cucinare. Tenere le ginocchia in terra e le mani a tutt'andare nella vasca. Lenzuola, lenzuola, sapone, sapone. Che sono diventato bravo a fare errori e a far finta di niente. A tenere nascoste le emozioni. Si diventa bravi a crescere. Ma io sono stato al banco tuo ed è il mio piccolo vantaggio. Quello degli occhi tuoi a piangere. Io so da te come si fa a stare in un angolo. A diventare invisibile se ti guardano. Niente mai stato così, anche da laggiù se guardi bene.
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