Paravidino e Forest, due, due o due?
Ho visto e consiglio La malattia della famiglia M. di Fausto Paravidino che ha scritto (a 23 anni con grande lucidità), dirige e interpreta. Io al Piccolo Eliseo, a Roma, voi - temo - presto altrove. Metto nella bottiglia l'invito a vederlo: ottima la regia e le interpretazioni specie quella della Fusetti.
Ricito (a proposito del recito) Forest che ancora leggo.
"Quando si recita di più? Quando, amando, si fa finta di non amare per niente? Oppure quando non amando, si finge di amare lo stesso? Lou non mi chiedeva niente sul nostro futuro. E io tacevo. Avevamo paura entrambi che la prima parola pronunciata ci restituisse al nulla da cui la fortuna ci aveva tirati fuori".
Mentre vi arrovellate nelle risposte vi debbo dire che a differenza del recente invito ad amare che avete letto qui tratto da Inoue, Forest crede che il miglior augurio che si possa fare è di "essere follemente amata"
Ma ancora una frase dal libro:
"Dicono che quelli che si amano sono soli al mondo. Ed è vero. Basta scostarsi di un passo. E si precipita senza scrupolo nel formidabile isolamento della felicità".
Tra le hits doppie o duplici del momento preferisco di gran lunga quella di Gianna e Giorgia a quella di Elisa e Giuliano. E voi?
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