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L'eau à la bouche (ancora Sarajlic da Dea)
Di Carvelli (del 01/03/2010 @ 12:29:25, in diario, linkato 727 volte)

Dea (altra attenta lettrice) si commuove leggendo la poesia di Izet Sarajlic e le viene l'aquolina in bocca così manda questa poesia dello stesso cantore bosniaco. Spero venga anche a voi l'acquolina ma di abbracci e balli lenti come nel video di Gainsbourg oltre che di versi senza disgrazie di Sarajlic. le due cose vi auguro.

Cerco una strada per il mio nome
 
Passeggio per la strada della nostra giovinezza
e cerco una strada per il mio nome.

Le strade ampie, rumorose le lascio ai grandi della storia.
Cosa stavo facendo mentre si faceva la storia?
Semplicemente ti amavo.

Cerco una strada piccola, semplice, quotidiana,
lungo la quale, inosservati dalla gente,
possiamo passeggiare anche dopo la morte.

Non importa se non ha molto verde,
e neanche propri uccelli.

È importante che in essa possano trovare rifugio
Sia l’uomo che il cane in fuga dalla battuta di caccia.

Sarebbe bello che fosse lastricata di pietra,
ma tutto sommato questa non è la cosa più importante.

La cosa più importante è
che nella strada con il mio nome
a nessuno capiti mai una disgrazia.