Ottenuta altra proroga. Un gatto mi attraversa la strada mentre sono in moto a 100km/h sulla Palmiro Togliatti. Tocco forse leggermente la coda o le zampe posteriori ma lo vedo fortunatamente per entrambi, sgattaiolare (morfologia del linguaggio!) nel verde "bonificato" dall'ex Casilino900. A parte questa piccola fuga (sarebbe stata davvero una beffa) per andare a vedere lo spettacolo di Baliani da Tabucchi (Piazza d'Italia) al Teatro Quarticciolo non ho fatto altro che stare sdraiato a letto per la caviglia. Visti: Dottor Stranamore, un film ceco di cui non ricordo il nome, Il sangue dei vinti, ed Eros di cui linko qui sotto la bella sigla dedicata da Veloso a Il Maestro Michelangelo Antonioni il cui episodio è scritto malissimo. Ho avuto sempre un'impressione del regista ferrarese da Identificazione di una donna in qua: che si sia concentrato sul tema della donna (il titolo non è casuale) cogliendo particolari ma sottintendendo - purtroppo poco credibilmente - universi. E' come se intuisse ma non avesse strumenti per dire. E' come se sapesse ma non sapesse dire e questo è problematico se non è chiaro che il film è problematico (vedi di nuovo il titolo dichiarativo). Anche l'episodio del film a più film di Antonioni contiene piccole non-verità, problematicità rivestite d'intuizione. Il risultato è nichilismo e inettitudine amorosa. Nulla che ci porti più avanti o più indietro, in una zona scura in cui sviscerare il magma che non erutta. In definitiva a parte la bellezza rotonda e imperiale di Luisa Ranieri poco altro rimane per pensare qualcosa di utile o in corsa verso la necessità.
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