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Ungulato
Di Carvelli (del 09/04/2010 @ 14:58:41, in diario, linkato 750 volte)

La parola di oggi è  Ungulato*. Chiedo sostegno a wikipedia (in nota) per dire che per me, che non so esattamente chi è ungulato e chi no a parte l'elefante, la parola ha il senso di un suono. E il suono mi dice nell'ordine: foresta, confusione, terra, scalpiccio insistente. Non so quale altra parola contiene questa stessa famiglia di variabili. Non me ne viene in mente nessuna per cui rimango all'ungulato e vi dico che mi hanno sempre destato brividi di insoluto più che di assoluto le famiglie degli animali. Quei complicati teoremi di sottopartizioni. Cionondimeno sono vivamente interessato dalla polemica/diatriba post/antidarwiniana che si sta consumando e ho letto con piacere ed entusiasmo questo articolo che metto in nota**. L'entusiasmo nasce dalla mia convinta vicinanza a Darwin e all'evoluzionismo. Da qualunque vertebra o parola o costume lo si guardi. Compreso questa camicia che ora indosso e che anni fa mai avrei messo.

*Gli Ungulati (dal latino ungulatum, ossia "provvisto di unghie" -intese come zoccoli-) sono un gruppo di mammiferi dal rango attualmente non ben definito, ma comprendente in generale quegli animali che appoggiano il proprio peso corporeo sulla punta delle dita, che hanno perciò sviluppato le unghie a guisa di zoccoli per proteggersi dall'usura. Oltre agli zoccoli, altre caratteristiche comuni agli ungulati sono la riduzione dei canini, i molari di tipo bunodonte (di forma appiattita) e l'irrobustimento dell'astragalo.

**Il titolo è “Colleghi scienziati non sparate su Darwin” ne è autore Luca Luigi Cavalli-Sforza. In rete non lo trovo per cui lo cito e basta.