Al cinema, d'estate
Di Carvelli (del 27/07/2004 @ 09:24:03, in diario, linkato 1021 volte)
Ieri visto un film nient'affatto male JAPANESE STORY. Uno di quei film che magari dici ...una storiellina...che poi è dichiarato nel titolo, insomma. E invece, a sorpresa, un bel film. Intelligente, sensibile, sul filo mai deviato della banalità. Certo, è un film sul contrasto delle culture e per evidenza di due delle culture più antipodiche: la vetero tradizionale giapponese e la neo neo occidentale australiana. Paesaggi straordinai, d'anima, chatwiniani. Due attori soprendentemente bravi. Cionondimeno si tratta di uno di quei tipici film che escono in estate. In sale semivuote con la ragazza davanti a te con l'occhio bendato che ti chiede com'è il film e tu che gli chiedi prima di tutto cosa ha fatto alll'occhio. Il cinema l'estate è un fatto da iniziati. E' il luogo più fresco dove mettere pelle, il posto giusto per fare pace con l'ansia da vacanza dopo l'ansia da lavoro dell'anno. La programmazione diventa spesso d'essai (a questo proposito vedasi il mitico calendario del TIBUR romano) o propone chicche mai viste, perle, scampoli, risulte del cinema sponsorizzato labour party e quello hollywood party. Va be'. Insomma, tiriamo fuori una definizione: chi va al cinema (non alle arene eh no...non bariamo!) d'estate beh il cinema lo ama eccome. E guardate che c'è gente che ho conosiuto che non ci andrebeb mai o addirittura - giuro - si vergognerebbe O quantomeno non ne andrebbe così fiero. Persone che là davanti prima di entrare si guardano in giro come se dovessero passare sotto la scritta VIETATO AI MINORI. Ed è il caso di dirlo...ricordando il magnifico episodio morettiano... che il cinema d'estate sforna anche questi film tra i vietato ai 18 e il film d'autore ma con grande dispendio di sudore e pelle piena. Non solo Piogge di Sangue quindi e non solo Film Generazionali che ci facciano dire che gli anni che abbiamo li portiamo bene. Almeno per questa estate.
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