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Leggere i dettagli con Kapuściński (o senza)
Di Carvelli (del 12/05/2010 @ 16:09:00, in diario, linkato 606 volte)
Mentre leggo Roth nuovo con poca passione, ho letto con piacere curioso Ryszard Kapuściński, Autoritratto di un reporter. Mi piace quando spiega l'importanza della lingua per conoscere un paese e le strade, scorciatoie necessarie per appropriarsi dei segreti senza quella. I dettagli di cui parlavo volte fa. Lui per esempio, in Iran, non sapendo la lingua guardava un negoziante come apriva o meno la serranda, da come la chiudeva e altre cose così. Da quello capiva che ci sarebbero state manifestazioni. Scrive Kapuściński: "Mi baso soprattutto sulle impressioni. Comprendere il mondo attraverso lo sguarso aguzza la vista. Sono stato in paesi di cui ignoravo la lingua, mentre dovevo fornire informazioni su quanto accadeva e interpretare i fatti che vedevo. Con un po' d'esperienza si arriva a percepire il mondo con mezzi diversi da quelli linguistici, anche se si tratterà sempre di una conoscenza limitata".
Provo a fare lo stesso. Anche con le persone.