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Fuoritempo
Di Carvelli (del 01/06/2010 @ 09:15:12, in diario, linkato 701 volte)
Sono più o meno le 23 e ho fame. A casa non ho nulla. Torno adesso. Sono le 23 e come consueto il fruttituttivendolo a fianco alla mia casa è aperto. E così mi faccio una spesa breve e mangio. Pago un euro. Mangio un euro e ora è mezzanotte. Leggo i Diari di Sylvia Plath. Sono tristi i diari di Sylvia Plath. Sono amari e annunciano una fine. Una fine a volte anticipata dal vitalismo. Una fine che in un certo senso sarà vitalistica. Rutilante di inquietudine. C'è sempre una serrata lotta agli uomini, ai compagni. Il terrore di finire tra le braccia di una relazione che la annienterà. Penso alle nostre paure che sono le paure che autorinnoviamo. Profezia che si autoavvera. Penso - ed è mezzanotte e ho mangiato ora sgombro e pomodorini e cipolla e leggo Sylvia Plath e ascolto in cuffia un po' di musica - penso, dicevo, che è mezzanotte. Tutto qui.
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