RealeIrrealeStraordinario
Giorni fa sul New Yorker ho trovato una vignetta. C'era Superman o giù di lì (su di lì). C'era un Supereroe, comunque, seduto sulla chaise longue di un anziano psicanalista dall'aria austera. La frase sotto diceva più o meno (cito a memoria e traduco come posso) "Io sono reale ma non posso dire la stessa cosa di lei". Mi risulta molto difficile di questi tempi sia in esterna che in interna capire cosa è reale e cosa no. Cosa è straordinario. Ci provo ora. E' reale sentire i cattivi odori, mangiare, sudare, lavarsi i denti, sanguinare, sentire l'acqua troppo fredda o troppo calda sulla pelle sotto la doccia, bruciarsi al sole E' irreale il dolore, il vento, il caldo, parlare, ascoltare, pensare che è tutto finito, che non puoi fare più nulla E' straordinario piangere, ridere a crepapelle, pensare che stai pensando (ma non saperlo dire né saper dire a cosa), scoprire che stai sentendo qualcosa che non sai dire, provare a dirlo, rinunciare, essere guardati in un certo modo (già...quale modo?), asciugarsi al sole
|