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Goodbye byke
Di Carvelli (del 21/07/2010 @ 12:48:26, in diario, linkato 688 volte)

Sono in bici. C'è questa canzone
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Mi vibra il cellulare nella tasca del pantaloncino. E' C. che chiede se può passare da casa mia. Gli dico che sto in bici e che al limite mi può raggiungere. C'è questo mio amico C. marito di I. che ogni tanto mi chiama. Non so cosa pensa di me ma mi ha proposto di fare la voce recitante di un testo di musica-teatro, sinfonia da camera e voce. Una roba anche molto famosa. Non so cosa pensa e come gli è arrivata questa idea che dovrei fare questa cosa con lui ma gli ho detto di sì - in definitiva sono uno facile al sì io, a pensarci bene - e così parliamo di questa cosa e pedaliamo. Parliamo di cose che ci sono successe nella giornata e pedaliamo. Mettiamo fianco a fianco i nostri strani mondi. Il suo quello della musica, il mio un po' indefinibile a cerniera tra impiego e ragione (con un po' di diniego). Non riesco davvero a capire perché mi chiede di fare cose insieme. Ma mi diverte. Mentre lo aspetto che ho già fatto una mezz'ora di pedalate (poi ne faremo un'ora insieme) continuo a sentire il brano di prima e giro a tondo tra i villini per attenderlo. Il parco è un vorticare di sudore e cani, mi sembra tutto così stupidamente bello, indefinibilmente inutile il mio ragionare su cose irragionevoli, fatalmente intellettuale discettare di minchiate con C. che persino pedalare mi sembra un'attività creatrice e universale, profondissima. Anche quando all'improvviso la ruota è sgonfia di brutto (ho bucato a pochi passi da casa) mi rendo conto di quanto amo la vita degli insetti e dei rospi ma così senza ragione. Torniamo a casa mia, pedalo sul morbido del copertone svuotato. C. mi dice che andrà a casa a farsi una doccia. Anch'io farò la stessa cosa. Poi ognuno alla sua magnifica serata. Goodbye.