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Due sogni e un po' di realtà
Di Carvelli (del 02/11/2010 @ 10:09:05, in diario, linkato 636 volte)

Due notti. Due sogni. In uno c'è Rita Levi Montalcini. E' tutta testa, una testa enorme, quasi una caricatura a cui si attaccano due braccette e due gambette piccolissime. Con le braccette tiene in alto sulla testa una poltrona grande quasi quanto la testa e si muove agilissima. Provo ad aiutarla ma mi manda a quel paese. Nel secondo sogno do da mangiare con il cucchiaino a king kong (qui c'è una spegazione, la notte di halloween ho visto un paio di scimmioni in un bar) steso su una specie di dormieuse ma di tipo sanitario.
Mi devo preoccupare?

Avete presente la felicità? Beh dimenticatevene! O meglio dimenticatevi della felicità che vi aspettate. E più bella. E non si spiega. Lo penso oggi dopo aver sentito il racconto di una tipa domenica, o era ieri, a casa mia. Mi racconta la sua storia d'amore che è una storia d'amore strana. Lei sta male per una cosa che è successa in famiglia. E' in preda all'ansia. E prende psicofarmaci. Conosce un tipo. In realtà è talmente stordita che manco sa se le piace. ma un po' le deve piacere e ci fa quello che si fa in questi casi. E, in questo caso, l'atto non è senza conseguenze. Una bellissima conseguenza che oggi ha tredici mesi. Non fa neppure in tempo a pensare se ama o no questo uomo anzi pensa che no e che lo vuole lasciare coma ha fatto varie volte nella vita ma poi pensa alla bimba e dice no, stavolta non andrà così. E infatti questa volta cambia. E lo racconta con tutta l'aria di non sapere questa volta come è successo. Ecco, la felicità succede e quanto dovremmo essere distratti per potercene accorgere. Dico distratti e accorgercene pensando che la felicità passa per una dimenticanza. Di se stessi.