A proposito di Etty Hillesum
Vedendo ieri un film che mi è stato prestato, The Hunger un film del 1983 di Tony Scott con Bowie, la Denevue e la Sarandon mi è ritornata in mente una pagina dei diari di Etty Hillesum in cui riflette su quello strano miscuglio tra estraneità e intimità insita nell'eros. Il film devia sullo zombismo ma alle spalle c'è questo cannibalismo vicendevole dell'amore, nel film anche in salsa saffica e comunque (p)ossessiva. Come se fosse una metafora di questa attrazione/fascinazione per lo sconosciuto. A questo proposito la Hillesum citava Rilke. Lo rifaccio: "E sentì stranamente uno straniero dire / Io sono con te".
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