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Una cosa, il modo in cui l'analizziamo
Di Carvelli (del 11/11/2010 @ 09:54:40, in diario, linkato 638 volte)

Ho finito di leggere Mao II di Don DeLillo. Inutile dire la continua sorpresa rappresentata da questo autore. La sua intelligenza, la capacità di arrivare a più livelli. Dalle suggestioni alle illuminazioni. Alla semplicità intensa e assoluta che reggono tutte le frasi dei suoi libri. Alle volte sembra di leggervi dentro le soluzioni di enigmi inspiegabilmente lunghi. Risposte inspiegabilmente brevi. Fulminanti. La domanda che avevo da qualche giorno è perché si litiga sui fatti. Perché passiamo o sprechiamo tempo a trovare un punto in comune su fatti che ci riguardano (che riguardano noi e altri quanto noi o di più o di meno, non so). La domanda che avevo non era una domanda precisa come questa che segue non è forse una risposta precisa. E comunque è di DeLillo, è nel suo libro che vi consiglio, che consiglio soprattutto a chi scrive con alterne fortune, attuali e future. 

"Ciò che abbiamo di fronte a noi rappresenta una cosa. Il modo in cui l'analizziamo, la descriviamo e la codifichiamo è qualcosa di completamente diverso".


Ho iniziato a leggere Vita e destino di Vassilij Grossman.