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(Dis)attese
Di Carvelli (del 22/11/2010 @ 10:01:52, in diario, linkato 648 volte)
Sono andato a vedere The social network ma contrariamente alle attese non ho incontrato un film sulle origini di Facebook bensì sull'odio e sul riscatto. In definitiva la storia dell'umanità è storia di riscatto (e anche un po' di odii). Una specie di moto perpetuo di reazione e di rivoluzione, una sorta di agitazione vs uno stato di quiete e di stasi. E quindi perché non dovrebbe esserlo anche un film su una delle più grandi invenzioni comunicative dato come forma di emancipazione dallo stato di nerditudine dell'inventore (nel film il bravissimo, magistrale Jesse Eisenberg). Una prospettiva un po' orizzontale direte. Ne convengo. Fincher, il regista, è bravo e si sa e forse dovremo apprezzare la scelta di andare sui fini secondi per liberarci dall'impossibile semplificazione della genialità. 
Ero in definitiva preparato a vedere qualcosa di diverso. In parte. Avevo letto prima di andare al cinema la lunga recensione di Zadie Smith (uscita su The New York Review of Books da noi su Internazionale). Disattesa anche l'attesa della bellissima Creep a coro femminile che tempesta i trailer ma manca nel film. Peccato.
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