Letteratura nella letteratura
Di Carvelli (del 29/11/2010 @ 15:02:13, in diario, linkato 1020 volte)
Mi sono spesso domandato il senso delle citazioni di letteratura nella letteratura. Non mi riferisco qui agli esergo, di per sé già un genere. Di per sé meritevoli di attenta osservazione e studio (quale necessità, quale urgenza, quale giustificazione?). Penso, invece, a quando versi o frasi d’altri entrano in libri di altri. Oggi vi parlerò di due citazioni di citazioni e dell’effetto che mi ha fatto trovarmele davanti, a scatola cinese, in due libri che sto leggendo con ammirazione. “A Lida, da un povero Asra, che dopo aver amato muore in silenzio”. Questa è una citazione rivisitata da Heinrich Heine ed è in Vasilij Grossman “Vita e destino”. "Cesso di esistere, talmente son tutto”: è, invece, tratta da Jules Romains ed è in un bellissimo libriccino antico di cui mi è stato fatto dono e di cui purtroppo non ho ancora parlato. “Canti d’uccelli e musiche d’insetti” di Marcel Roland. Nel caso della prima citazione mi piacerebbe sapere se nell’originale l’autore parla dell’amore fisico. Ma forse poco conta. A me servirebbe saperlo. Non mi piace e mi piace l’idea che dopo aver amato si muoia, di una morte senza voce, vuota di parole. Che importa se succede dopo l’amore del corpo o dopo l’amore dell’anima. Ed esiste, poi, una dicotomia così netta? La seconda citazione è invece inebriante di panismo. Nella mia ascesi buddista, nel mio credo in Orazio e Thoreau, nel mio innamoramento naturalistico. In tutti questi aspetti sembra parlarmi in un tono inequivocabile. Inequivocabilmente assonante. Saremo veramente tutto quando non saremo niente. Non so se queste due citazioni a casa vostra stanno bene insieme. In casa mia dormono nello stesso letto. Le ospito nella stessa stanza. Anzi, se è bel tempo, le faccio dormire fuori. In un’ora calda del pomeriggio. Su un’amaca, sulla sabbia, sull’erba. Mi serve solo sapere se l’amore c’è stato davvero. Ma so che c’è stato se ora c’è silenzio, se tutto è vuoto, se tutto sembra avere ora una fine. Perché tutto inizia da qui.
|