Ognuno di noi ha una sua frontiera. Una linea che non varchi. Una linea davanti alla quale ti fermi. Ma che si sposta anche. Una linea che adesso per esempio è un po' più in là e non riesci più all'abbraccio. O che si avvicina anche se è solo per poco. Una mano che riesce a starti nella mano pochi secondi e poi basta. Eccolo il suo tempo infinito, la cosa che le è costata anni è ora tre secondi. I tre secondi più lunghi della tua vita, pensi perché sai in regime di economia a cosa corrispondono, come l'estrazione di un minerale prezioso. Ognuno ha una sua frontiera, ti dici. A volte per distrazione non la sorveglia. E tutto da tutto questo deriva.
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