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Questione di miccia
Di Carvelli (del 03/01/2011 @ 11:01:55, in diario, linkato 669 volte)

SMS di notte è una mia amica vicina di casa che sta male. Sono le 3e30 ma non si può far finta di nulla. La chiamo. Ci parlo, piange. Oggi penso: è tutta questione di miccia. Ognuno di noi dilata lo scoppio come può. Srotola una miccia e spera che più lunga è più si dilata il rischio. Eppure - se pure si è visto un solo film western - si sa che la miccia (dopo che uno si è stancato di srotolarla) brucerà comunque in un attimo. E allora? Tanto vale fare esplodere quello che deve esplodere. Che poi, non è detto che sia male. In chiave entropica, dico. In senso risolutivo, definitivo, mi capite?

Cena di capodanno: pesce spada affumicato, fregola con vongole veraci, orata sotto sale. Film: Heimat2. Il tutto in buona compagnia. Ovvero, solo. Ma lo sarebbe stato comunque con una buona compagnia. Ma così mi andava. Spendo due parole su Heimat. La considero una delle opere in senso universale più importanti del secolo passato. La prima volta che l'ho visto - tutto - è accaduto in un momento per me speciale. Un tempo in cui sui stavano giocando attorno a me carte decisive. Separazioni, volute o meno, che mi avrebbero lasciato un po' diverso. Più grande? Più solo? Ci sono cose che non ti lasciano uguale. Anche con Heimat è stato lo stesso.
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