Ancora su Franzen e sulla nostra essenza ultima
Credo che una delle cose più interessanti che ho sentito da Franzen l'altroieri sia stata quella che vado a dire. Spiegava di come fino a Le correzioni (compreso!) abbia scritto pensando al lettore - cosa che si accordava con uno dei suoi comandamenti barra consigli di scrittura a non considerare quella col lettore una guerra - "che mi legga chi vuole leggermi" e insieme ad altri autori con cui confrontarsi. Il meglio che possa capitarti nella vita è scrivere quello che sei. Tirando fuori il meglio da te. Quello che solo tu sai e puoi dare. Quello che tu sai fare. Che alla fine è un buon consiglio in genere. Una frase buddista recita (cito a memoria): "finché non percepirai la natura della tua ultima essenza la vita sarà un'infinità e dolorosa austerità".
|