Il motore per Pagnol. Sulla vanità
Cito a memoria da Pagnol. Il tempo degli amori (Neri Pozza). Il motore della giovinezza è la vanità. E segue una serie di assurdità ascoltate in età giovanile tipo il vantaggio per le donne di camminare a quattro zampe per partorire in modo più agevole e amenità simili. In definitiva la trama della giovane età non è mai la creduloneria. Le stupidate funzionano perché ne rinfrancano la vanità. Il bisogno di credere per il vantaggio di sentirsi artefici di questa propulsione di scemenza. Purtroppo l'età come spesso accade non è indicativa. Spesso la vanità continua a essere il motore della nostra età matura. E crediamo alle scemenze che ci arrivano addosso, alle seduzioni, ora mi rendo conto, per questo male (grave ma curabile) che è la vanità. E' la vanità che ci strumentalizza e ci rende deboli e proni all'inganno. L'adultità è solo la disposizione a questo cambiamento. Spesso avviene per un passaggio crudele se non può accadere per maturazione. In definitiva: maturare vuol dire diventare meno vanitosi. Questa è la cosa che scrivo oggi.
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