Diciamo che l'ultimo tabù da quando mancano i correttori nei giornali è caduto. Era già capitato ( a me) di notare refusi negli occhielli e anche nei titoli. Ma sabato ho visto su laRepubblica questa pubblicità che ha le sue migliaia di euro di costo (di un libro che immagino anche interessante, quello della Armanino) e il tabù ultimo crolla. Qui a mancare è lo sguardo di tanti e non del giornale (ovvio) ma è uno sguardo su poche parole e su un costo economico non indifferente. A guardare le cose da vicino...finisce per essere una tetra profezia.
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