Outlet
Di Carvelli (del 24/09/2004 @ 15:02:32, in diario, linkato 1052 volte)
Parole eco parole. Che strana epidemia che è la lingua. Tempo fa mi accadeva di girare in pullman attraversando Marche e Abruzzo. Ovunque fuori dai vetri grandi delle linee private che operavano il traghettamento vedevo paesaggi di una bellezza straordinaria. Pioggia e neve all’orizzonte e acqua tanta acqua. Le spazzole dei tergicristalli il buio i fari delle macchine. L’autostrada (che strano pensare a un viaggio pubblico, un autobus che percorre la stessa strada delle macchine!) con questi sorpassi che inquadravano le macchine dall’alto. In terra marchigiana e abruzzese all’improvviso il proliferare di una parola OUTLET. Ovunque. Qualsiasi marca. Scarpe o vestiti che fossero. Outlet. Una imitazione virale. Non c’era negozio che non avesse (dovesse) vantare la sua moderna parentela. A Roam non l'avevo mai vista. Sapevo che c'erano, ci sono, poco fuori. Ma in città no. Modernità della provincia? Provincialismo della città. Chiusura grettezza? O imitazione del piccolo verso il grande. O distinzione del grande, spocchia snobismo verso un grande omologo?
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