Una poesia di Philippe Jaccottet
Di Carvelli (del 01/09/2011 @ 17:52:37, in diario, linkato 1012 volte)
Parole al limite dell'udito
Avrei voluto parlare senza immagini, semplicemente socchiudere la porta … Ho troppo timore per questo, troppa incertezza, talora pietà: non si può vivere a lungo come gli uccelli nell’evidenza del cielo e ricaduto a terra, in loro non vedi più che, appunto, immagini o dei sogni.
Parlare dunque è difficile -se è cercare.. .cercare che cosa? Una fedeltà a quei soli momenti, alle sole cose che scendono in fondo a noi stessi, che ci sfuggono, se è l’intrecciare un rifugio impreciso per una preda vaga, inafferrabile …
Se vuol dire portare una maschera più vera del proprio viso, per poter celebrare una festa a lungo perduta con gli altri, che sono morti, distanti o addormentati ancora, e che sollevano appena dal loro riposo questo rumore, questi primi passi incerti, timidi fuochi - le nostre parole: lieve fruscio del tamburo per poco che il dito lo sfiori sconosciuto …
Philippe Jaccottet
da http://indicusetaurum.splinder.com
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