Ci riprovo... Alice Munro
"La gente non ha pazienza con questo genere di struggimento, e perché dovrebbe del resto? Chi ne soffre deve fare a meno della comprensione altrui, rinunciare alla dignità, contenere i danni. E come se non bastasse, qualcuno si prenderà pure la briga di farti sapere che il tuo non è vero amore. Questi accessi di desiderio e dipendenza, venerazione e attaccamento morboso, queste trasformazioni terrificanti sebbene auspicate non sono vero amore".
Ci ho riprovato. Con Alice Munro. Una delle più straordinarie autrici di racconti a cui arrivo però sempre con poco fiato. Ecco, lo dico, con questa scrittrice canadese non riesco a spezzare il fiato. Come nella corsa arrivo a venti minuti e mi fermo. Devo prendere fiato. Riposare. Non vado avanti. Mi è successo con Il sogno di mia madre, libro caldeggiato da una mia amica. Ora, con Il percorso dell'amore (da cui ho citato Lichene - non vi do spiegazione del titolo, trovatela da soli) supero il limite personale e godo della grandezza dlla sua scrittura. Ma devo respirare molto.
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