Tutto è vento... (una poesia di Philip Larkin)
Vento nuziale
II vento soffiò per tutto il giorno delle mie nozze, E la mia notte di nozze fu la notte del gran vento; E una porta della stalla sbatteva e risbatteva Tanto che lui dovette andare a chiuderla, lasciandomi Intontita a lume di candela, a sentire la pioggia, A vedermi la faccia nel candeliere ritorto, Senza però vedere un bel nulla. Quando rientrò Disse che i cavalli erano inquieti, e io fui triste Che quella notte ci fosse uomo o bestia senza La felicità che io avevo.
Ora, ch'é giorno, Tutto sotto il sole si scompiglia alle raffiche del vento. Lui è andato a vedere la piena, e io Porto un secchio sbreccato nel pollaio, Lo poso a terra, e guardo intorno. Tutto è vento, Vento che batte per nuvole e boschi, che sferza Il mio grembiule e i panni stesi sulla corda. Si può reggere a questa gioia raffigurata dal vento, Su cui i miei gesti ruotano come grani su un filo Di collana? Potrò dormire ora Con questo mattino perpetuo che condivide il mio letto? Potrà mai la stessa morte disseccare Questi laghi nuovi e felici, o porre termine Al nostro chinarci come armenti su prodighe acque?
Philip Larkin (trad. di Vanna Gentili)
da http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/366-Philip-Larkin,-due-poesie.html
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