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(e)rettili
Di Carvelli (del 15/12/2011 @ 10:33:53, in diario, linkato 554 volte)
Mi lasciano sempre un po' sorpreso e perplesso le pubblicità-progresso, l'advertisement medico o preventivo. Il più delle volte dà per intese cose non intese. Mi domando sempre se il messaggio arrivi a tutti o a tutti quelli a cui deve arrivare. Come nel recente spot radiofonico (di televisione, non avendola, ne mastico poca) sulle disfunzioni (e)rettili (sic! e sempre sic, per tutto lo spot). E' chiaro a tutti di cosa parliamo? So che ci sono parole troppo dure (trovare sinonimo, please!) per un popolo abituato all'arma bianca come il nostro. Ma lasciare ogni cosa alla fantasia o all'enciclopedia non mi sembra adatto allo spirito dell'impresa. Forse esistono pubblicitari bravi abbastanza per non offendere il comune senso del pudore e il diffuso sentimento dell'autostima (in un campo che di stima ha bisogno, sopravvalutata o meno). O forse no?